17/10/2023 VAZZOLA – »Oltre seicento persone questo pomeriggio hanno voluto salutare Alberto Rizzotto, l’autista 40enne alla guida del bus che è precipitato dal cavalcavia di Mestre il 3 ottobre. «Un trauma moltiplicato 21 volte» ha detto nell’omelia Don Alberto || Vicino alla chiesa di Tezze, un cartello scritto dai bimbi della scuola d’infanzia: Ciao Alberto. Un paese intero, ha voluto salutare l’autista 40 enne, precipitato con l’autobus dal cavalcavia di Mestre. 21 vittime 18 feriti. Una tragedia immensa. Tante lacrime, tante domande e un dolore che non si placa. La cerimonia officiata dal vescovo di Vittorio Veneto monsignor Corrado Pizziolo e dal parroco Don Alberto Basso che nell’omelia dice«Un trauma moltiplicato 21 volte che pesa e toglie il respiro»Poi il pensiero ad Alberto amato stimato, sempre sorridente, appassionato del suo lavoroIn un abbraccio immenso i cittadini si sono stretti alla mamma, al papa ed al fratello di Alberto. Così come gli amici ed i colleghi del 40 enne che sono arrivati davanti alla chiesa a bordo di un bus: davanti la foto dello sfortunato autista.Tra i presenti anche il sindaco, Giovanni Zanon, e l’amministratore delegato de La Linea, la società proprietaria del mezzo, Massimo Fiorese. “Le spiegazioni tecniche, mediche, scientifiche – ha detto nell’omelia don Basso – non possono spiegare l’avventura dell’esistenza. Noi contiamo sulle nostre capacità di controllo ma la vita ci può venire tolta in un secondo. La bara esce dalla chiesa avvolta dalla bandiera dell’aeronautica, corpo nel quale aveva prestato servizio il papà di Aberto. La famiglia attende nel frattempo gli esiti di un approfondimento delle indagini che diano risposte ad un tragedia che per il momento è inspiegabile (Servizio di Daniela Sitzia)


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