07/10/2023 MESTRE – Strage del bus di Mestre. E’ rimpallo di reponsabilità tra la nuova e la passata amministrazione comunale, mentre da indiscrezioni giudiziarie risulta la Procura di Venezia stia indagando da anni sullla criticità del Cavalcavia della Vempa. || «Noi abbiamo lavorato, non so di fascicoli in Procura». Così l’assessore veneziano alla mobilità, Renato Boraso, in meritoalleindiscrezioni sull’acquisizione di informazioni sul cavalcaviadi Mestre da parte della Procucra di Veneziagià da anni. Ad allertare l’attenzione della magistratura veneziana sarebbero state le denunce sulla caduta di calcinacci ovvero le criticità di Rampa Rizzardi e del cavalcaia della Vempa pubblicate sulla stampa con l’acquisizione dei magistrati dal Comune di Venezia delle carte relative alla situazione statica del cavalcavia, e ai progetti per il consolidamento e ristrutturazione, compresi quelli sul rifacimento delle protezioni laterali. Notizia oggi smentita dall’assessore di reparto, sebbene con un punto interrogativo rispetto alle passate amministrazioni di centrosinistra. Puntule la replica dell’ex vicensindaco di Venezia e attuale consigliere comunale Bettin, che tira dritto e precisa “Allora il Comune era commissariato, dal 2015 il cavalcavia è in capo al Comune. Se ricordo male, la giunta chiarisca”, aggiunge chiedendo formalmente che la Giunta «Renda pubblica la citata delibera, che sembra non si trovi o sia addirittura sparita dal sito del Comune», dice. Nel rimpallo di responsabilità, i lavori di messa in sicurezza, iniziati il 4 settembre scorso continuano – Intervistati RENATO BORASO (ASSESSORE ALLA MOBILITA’ E TRASPORTI DI VENEZIA), GIANFRANCO BETTIN (CONSIGLIERE COMUNALE DI VENEZIA) (Servizio di Annamaria Parisi)


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