25/09/2023 CORTINA D’AMPEZZO – Un migliaio di persone hanno partecipato alla “ultima chiamata” per dire “NO” alla realizzazione della pista da bob a Cortina per le Olimpiadi invernali 2026. || Se è stata davvero l’ultima chiamata, così come recitava l’invito rivolto ai cittadini dal gruppo consiliare Cortina Bene Comune, è presto per dirlo. Quel che è certo è che all’appello hanno risposto in massa per dire “No” alla costruzione della pista da bob per le Olimpiadi invernali 2026. Un migliaio all’incirca da Veneto, Friuli, Alto Adige, Lombardia e Piemonte. E Cortina ha raccolto il grido corale dei movimenti che stanno lavorando su più livelli, istituzionali e politici.Smuovere la politica per tutelare l’ambiente, la salute e le tasche dei cittadini. Quelli di Cortina temono per i costi di gestione della pista che restaranno in capo al Comune. Ieri, a stretto giro, è intervenuto con una nota il primo cittadino Gianluca Lorenzi: “Fino a quando non avremo una chiara prospettiva finanziaria e garanzie in merito, il Comune di Cortina non potrà fornire una certificazione formale al CIO”. Poi la stoccata, l’ennesima nei confronti delle scelte dell’amministrazione Ghedina che, precisa Lorenzi “hanno comportato la firma di garanzie senza una chiara comprensione delle implicazioni per l’economia locale”. Sulla costruzione dello sliding centre si è in alto mare: l’appalto non è ancora stato assegnato e più i giorni passano a vuoto e più si potrebbero rafforzare le manifestazioni di interesse inviate al Cio da Innsbruck e da St. Moritz. L’alternativa sostenibile, insomma, c’è. – Intervistati ELENA SIRONI (SENATRICE MOVIMENTO 5 STELLE) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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