25/09/2023 VENEZIA – Calci e pugni tra i tavolini di un caffè in piazza San Marco durante una rissa scoppiata tra camerieri e turisti. E a Venezia torna ad accendersi il dibattito sul basso livello di molti visitatori che arrivano in città. || Queste immagini hanno fatto rapidamente il giro della città, riaccendendo il dibattito sul livello medio del turismo a Venezia, perché mai finora si era assistito ad una rissa tra camerieri e clienti in un caffè di Piazza San Marco. Claudio Vernier è presidente dell’Associazione Piazza San Marco che raccoglie anche commercianti ed esercenti dell’area e gestisce un locale che si trova proprio di fianco al caffè in cui è avvenuta la rissa. Al caffè Chioggia preferiscono non commentare l’episodio. Il personale ci dice che può parlare solo il proprietario, che adesso non c’è. Ma in fondo la rissa tra i tavolini di Piazza San Marco, scoppiata pare per futili motivi legati all’uso della toilette, è un fatto che va oltre il caso specifico. Il luogo dov’è successo lo rende unico, ma a Venezia non è un evento isolato.Secondo alcuni la rissa al caffè di Piazza San Marco è l’emblema del basso livello che sempre più spesso contraddistingue i suoi visitatori. E in effetti da un po’ di tempo a Venezia se ne sono viste di tutti i colori. Un campionario di imprese che spesso viene definito di “turismo cafone” e che nei casi peggiori è anche sconfinato nei luoghi della “movida” o a piazzale Roma in materiale per la cronaca nera. Ma in una città finita negli ultimi anni con l’avere più turisti che residenti, controllare quell’immenso flusso di persone di ogni genere che costantemente attraversa calli e campielli e che con gli anni si continua a far crescere, è diventata un’impresa. – Intervistati CLAUDIO VERNIER (PRESIDENTE ASSOCIAZIONE PIAZZA SAN MARCO) (Servizio di Filippo Fois)
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