19/09/2023 VENEZIA – Le divisioni nella Lega del Veneto sono risultate evidenti durante la festa del partito a Pontida. Zaia nega qualsiasi polemica ma la scelta di tre suoi assessori fa discutere. Intanto la Regione è alle prese con un’emergenza migranti raddoppiata rispetto all’anno scorso. || Alla festa della Lega di Pontida quattro dei sette assessori regionali veneti sono saliti sul palco di Pontida assieme a Luca Zaia, tre sono rimasti sul prato: Roberto Marcato, Federico Caner e Giampaolo Bottacin. Una divisione fisica che in diversi interpretano come specchio di una spaccatura politica. Di una contrapposizione di visioni per cui di fatto in Veneto oramai esistono due “leghe”. Una lettura che però Zaia smentisce.A Pontida Zaia ha parlato di autonomia. Eppure proprio la lunghezza di un processo che ci si aspettava molto più rapido e la priorità che viene data dal Governo a questa riforma amministrativa ha finito col farlo diventare un tema divisivo.Oltre alle vicende interne al partito di maggioranza del Governo regionale, come il resto del Paese il Veneto si trova ad affrontare l’emergenza di un’ondata migratoria raddoppiata nei numeri rispetto all’anno scorso. Il tema dei rimpatri è un tasto dolente. Sono circa 4mila all’anno. Ma solo in Veneto nell’ultio periodo sono arrivati 9mila nuovi migranti. Per Zaia è come cercare di svuotare il mare con un secchio. – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO) (Servizio di Filippo Fois)


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