17/09/2023 PONTIDA – Il raduno della Lega a Pontida, in seimila dal Veneto. “Saluti e baci” dal segretario federale Salvini a chi se n’è andato, ma il movimento rimane di viso e molti big scelgono il pratone invece del palco. || «Saluti e baci a chi se ne va». Da Pontida il segretario federale Matteo Salvini tiene per ultima la stoccata agli ormai ex leghisti che hanno lasciato il movimento. E a chi ci sta pensando, e che invece del palco ha scelto il pratone, in mezzo ai militanti. In seimila dal Veneto, da cui sono partiti al mattino presto 47 pullman per raggiungere la provincia bergamasca e ribadire che la Lega c’è. Lega autonomista ma amica di Marine Le Pen: la leader nazionalista francese ospite a Pontida da dove ribadisce la sua alleanza con Salvini. Quando è ora dell’intervento di Luca Zaia e di srotolare la bandiera del Veneto, dal palco manca mezza giunta di palazzo Balbi: come annunciato, Federico Caner, Gianpaolo Bottacin e Roberto Marcato rimangono nel pratone. Ma Zaia torna a ripetere che assessori in partenza dalla sua giunta non ce sono. E va dritto su immigrazione e autonomia, missione quest’ultima affidata al Ministro per le Autonomie Roberto Calderoli che scandisce le tappe: «Il 2024 sarà l’anno in cui centreremo l’obiettivo». (Servizio di Lina Paronetto)


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