15/09/2023 BELLUNO – Il caso Dolomitibus scuote la comunità bellunese. Disagi a cascata per studenti e lavoratori da più di 48 ore e l’incubo sembra non finire. “Si sta facendo di tutto per risolvere la situazione” afferma il presidente della Provincia che è socia dell’azienda di trasporto locale. E in quel tutto ci sono i nuovi autisti che la società è riuscita a reperire in Lombardia. || Sta diventando intollerabile la situazione che si è venuta a creare nel trasporto pubblico bellunese dopo d’annuncio di Dolomiti Bus, a meno di 12 ore dall’avvio del nuovo anno scolastico, della cancellazione di decine di corse – fra autobus e pullman di linea – a causa della mancanza di autisti. Studenti e lavoratori lasciati a piedi dal capoluogo alle Terre Alte dove ieri 25 studenti di Sappada non hanno potuto raggiungere la scuola a Santo Stefano. La situazione è grave: l’azienda di trasporto pubblico ieri ha comunicato l’apertura di assunzioni di autisti prevedendo bonus e agevolazioni fra i 2 e i 3 mila euro per chi si renderà disponibile a lavorare in provincia di Belluno. L’obiettivo è di ritrovare l’equilibrio che potrebbe essere raggiunto entro qualche settimana al massimo, assicura Padrin.I sindacati sono sul piede di guerra. A fine agosto era stata aperta la procedura di raffreddamento e conciliazione: un ultimatum prima della proclamazione dello sciopero che sembra imminente. – Intervistati ROBERTO PADRIN (PRESIDENTE PROVINCIA DI BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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