09/09/2023 TREVISO – Nel cuore del Marocco sconvolto dal sisma c’è anche Abdallah Khezraji, volto storico dell’integrazione trevigiana. “E’ un inferno”, dice. In continuo contatto con la Farnesina il governatore Zaia: non ci sarebbero veneti coinvolti in maniera seria. || Nell’inferno di Marrakech e Agadir, c’è anche lui, il volto simbolo dell’integrazione trevigiana, Abadallah Khezraji, presidente dell’Associazione Hilal, da anni attivo soprattutto nell’accoglienza di profughi.Keshashy in queste ore si trova nell’area – vicino alla sua città di origine – per organizzare la festa dell’Amicizia tra Italia e Marocco. Sopravvissuto, il termine giusto guardando alle immagini di distruzione dall’Africa nord-occidentale.A metà pomeriggio il bilancio provvisorio ha superato i mille morti, 200 gli italiani sul territorio secondo i dati del Ministro Tajani, nessun connazionale ferito.A seguire l’evoluzione, con gli uffici della Farnesina, anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: nessuna criticità – al momento – per i nostri corregionali, dice, rivolgendo un pensiero commosso alla popolazione e una preghiera.Lo stesso Abdallah sta facendo da tramite con l’Ambasciata.In una intervista al Corriere della Sera rilasciata nelle ultime ore il feltrino Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geoficia e vulcanologia, ha confermato come non vi siano relazioni tra le scosse registrate in Italia – Ancona e Campi Flegrei – con quelle del Magreb.Da Agadir, Abdallah, intanto ringrazia la comunità trevigiana che non lo sta lasciando solo, lui ma soprattutto il suo popolo. – Intervistati ABDALLAH KHEZRAJI (Associazione Hilal) (Servizio di Cristian Arboit)


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