07/09/2023 SAN FIOR – A San Fior l’ultimo saluto all’imprenditore Maurizio Raccanello, morto domenica durante un’escursione. «Non viviamo la vita da spettatori – ha detto il parroco dal pulpito – Mettiamoci in gioco». || Sul feretro i simboli della montagna che tanto amava, i rami d’abete, le pigne, i ciclamini, robusti e delicati insieme, com’è, da un istante all’altro, l’esistenza stessa. E’ a un uomo forte, volitivo, appassionato della vita che la comunità di San Fior ha detto addio, dando l’ultimo saluto a Maurizio Raccanello, l’imprenditore e fotografo, titolare della Fotorama di Castello Roganzuolo, morto a 69 anni, domenica, precipitando durante un’escursione sul monte Sperone, nella zona di Sospirolo. La montagna, ha detto nell’omelia il parroco don Domenico Valentino, ti rimette al tuo posto, ma ti fa anche capire che sei parte dell’infinita bellezza del creato. La parola del Signore così come la vita vissuta da Raccanello portano con sè un medesimo messaggio: «La vita non va vissuta da spettatori, ci si deve mettere in gioco per il bene». Il feretro lascia la chiesa sulle strofe del “Signore delle cime”, la moglie Donatella accarezza la bara, vi posa il viso, poi l’abbraccio con il figlio Marco e con i tanti stretti alla famiglia per l’ultimo viaggio di Maurizio Raccanello. – Intervistati DON DOMENICO VALENTINO (Parroco di San Fior) (Servizio di Lina Paronetto)
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