22/08/2023 TREVISO – Incendio in carcere a Santa Bona, detenuto dà fuoco alla cella e aggredisce gli agenti della polizia penitenziaria || Un soggetto noto, recidivo, il 30enne di origine nordafricana che sabato sera ha dato fuoco alla sua cella. Sono bastati pochissimi minuti perchè il rogo divampasse per l’intero abitacolo. Lenzuola, materassi e oggetti presenti sono bastati per far propagare il l’incendio che ha sviluppato del fumo denso che ha invaso anche parte del corridoio. Tempestivo l’intervento della polizia penitenziaria. Dei sette agenti intervenuti, cinque sono finiti in ospedale per il fumo inalato e le ferite riportate a seguito dell’aggressione del 30enne. Per ognuno, alcuni giorni di prognosi. Situazione che il segretario triveneto del sindacato di polizia penitenziaria Giovanni Vona denuncia anche a seguito delle tensioni, sempre più frequenti, all’interno del carcere di Santa Bona. Il detenuto che ha scatenato l’incendio è stato trasferito a Padova, ma secondo il segretario, non è questa la soluzione. Una minoranza, quella dei detenuti violenti, ma che si fa sentire. Proprio nel carcere di Verona, nei giorni scorsi, lo stesso scenario: alcuni detenuti hanno dato fuoco ai materassi delle loro celle in segno di protesta. «Sappiamo le condizioni in cui versano le carceri. Questo è il biennio peggiore degli ultimi trent’anni» fa sapere il segretario Sappe. Pochi agenti e spesso lasciati soli a gestire situazioni di non loro competenza, unito al problema delle condizioni di sovraffollamento, necessitano interventi mirati da parte delle isituzioni. – Intervistati GIOVANNI VONA (Segretario Triveneto Sappe) (Servizio di Edy Caliman)