19/08/2023 VENEZIA – Economia. Restano le incognite legate all’inflazione record, ma il Pil veneto nel 2023 chiuderà con un + 1,24 per cento, secondo dato dopo la Lombardia. A dirlo la Cgia di Mestre nel giorno in cui dalla Confartigianato arriva un preciso allarme per l’assenza ormai cronica di manodopera. || L’ennesimo Sos arriva dalla Confartigianato che quantifica la carenza di manodopera nelle aziende del territorio, più che una emergenza una cronicità, che riguarda l’intero Belpaese con il Veneto che non fa eccezione. Anzi.Nella nostra regione – afferma il report degli artigiani – le imprese fanno fatica a trovare oltre la metà del personale necessario, il 51,4 % per l’esattezza con punte del 70 per cento nella carpenteria metallica e nell’edilizia. Non a caso, gli stessi costruttori veneziani – l’Ance – è pronta ad avviare corsi per migranti a settembre.E l’assenza di lavoratori è la cartina di tornasole di un’economia che comunque cresce, come conferma la stessa Cgia di Mestre, secondo cui il Pil veneto chiuderà il 2023 con il + 1,24 %, subito dopo la Lombardia.Un dato niente affatto scontato se si considera la recessione tecnica di alcuni Paesi dell’Eurozona, Germania in primis, principale partner manifatturiero del Veneto. Ma non tutte le province venete procedono di pari passo. Venezia e Belluno per esempio devono ancora recuperare alcuni punti per ritornare ai livelli pre Covid. Restano le ombre sull’inflazione e su salari comunque troppo bassi. Ma il dato macroeconomico regge. – Intervistati PAOLO ZABEO (Direttore Ufficio Studi Cgia Mestre) (Servizio di Cristian Arboit)


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