TREVISO – Il prefetto di Treviso ha chiesto alla dirigente scolastica una relazione sulla vicenda della maestra negazionista che insegna in una scuola della città, ”voglio capire perchè non si sia intervenuti prima” spiega il prefetto Laganà || “Ho chiesto una relazione alla preside, perchè il prefetto deve vigilare sul rispetto delle norme anti covid, attraverso le forze dell’ordine che intervengono per accertare e sanzionare un comportamento ma se questo avviene in un ufficio, se non viene segnalato è chiaro che le forze dell’ordione non possono intervenire” così il prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà sulla vicenda di una maestra delle scuole elementari Giovanni XXIII che, stando a quanto riferiscono colleghi e genitori, non avrebbe rispettato i protocolli di sicurezza anti contagio. Ieri presidio delle famiglie davanti all’istituto con l’intervento della polizia locale e del sindaco Conte che ha portato la vicenda all’attenzione proprio del prefetto che spiega come adesso sia necessario accertare I fatti. Ma c’è un altro aspetto che il prefetto intende ora chiarire: “voglio capire – spiega – come mai si sia dovuta aspettare la segnalazione delle mamme e non si sia intervenuti prima” – Intervistati MARIA ROSARIA LAGANA’ (Prefetto di Treviso), LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto) (Servizio di Francesca Bozza)