11/08/2023 SALZANO – La comunità di Salzano è ancora incredula per la violenta morte di Lorenzo Nardelli. «Il ragazzo è morto per colpa delle cattive compagnie»,dice chi lo conosceva. || Una morte violenta quella di Lorenzo Nardelli, che ha sconvolto l’intera comunità di Salzano. In paese al civico 17 di via Gramsci viveva da solo, e i vicini lo conoscevano di vista, lo vedevano solo di passaggio. Lorenzo aveva molte passioni: lo sport, il mare, la montagna. Come testimoniano le foto nel suo profilo Facebook.Lavorava come autista per un’azienda di consegne, in passato, per due anni, aveva svolto anche il lavoro di bagnino a Jesolo, dove si era distinto per aver salvato un bambino di 9 anni dall’annegamento. Una notizia che lo aveva portato alla ribalta della cronaca, fatto conoscere ed apprezzare. Un giovane impegnato, tra le passioni e il lavoro, ma con un passato turbolento, per colpa della sua dipendenza alla droga. Lo testimoniano i vicini, più volte allarmati dal via vai delle auto dei Carabinieri sotto la sua residenza. Quando era in preda all’astinenza, diventava difficile da gestire, i rapporti con i genitori, un ex ferroviere e una maestra, erano tesi da tempo, per colpa del suo carattere, che peggiorava quando doveva procurarsi lo stupefacente. Più volte la coppia aveva richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine, per allontanarlo dalla famiglia. Una volta fu anche arrestato dopo aver violato l’ordine di allontanamento. Nonostante tutti i problemi Lorenzo, stava cercando di uscire per sempre dal tunnel della dipendenza, anche con l’aiuto dei genitori, «era la droga ad averlo rovinato» ammette senza dubbi, chi lo conosceva: «Era ragazzo stimato, altruista e generoso. Lorenzo è morto per colpa delle cattive compagnie.» – Intervistati LUCIANO BETTETO (Sindaco di Salzano ) (Servizio di Nicola Marcato)


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