07/08/2023 MESTRE – Rioccupare gli spazi conquistati da criminalità e degrado per salvare Mestre dai suoi problemi di sicurezza. Nel dibattito entra anche la UIL del Veneto. Secondo il segretario della Funzione Pubblica Mario Ragno, la repressione da sola non basta. || Persino a livello nazionale il nome di Mestre viene sempre più spesso tristemente accostato a problemi di ordine pubblico. I dati del Ministero dell’Interno la segnalano come una delle principali piazze di spaccio italiane, e la lotta al degrado appare la priorità per molti residenti.Secondo il segretario generale della Funzione Pubblica UIL del Veneto Mario Ragno, niente si potrà risolvere se accanto alla repressione non si metterà in campo un profondo piano di prevenzione della criminalità e di rinascita sociale.La Uil è stata tra i sindacati che assieme ad una sessantina di associazioni e comitati avevano appoggiato la grande manifestazione del 24 Febbraio, quando migliaia di mestrini aveva sfilato per dire no a criminalità e degrado. Lo scorso aprile, dopo aver subito cinque spaccate in pochi mesi nella sede di Via Bembo, la UIL aveva deciso di aprire degli uffici in un’altra strada difficile come via Cappuccina proprio per dare un segnale al territorio. – Intervistati MARIO RAGNO (SEGRETARIO GENERALE UIL FPL VENETO) (Servizio di Filippo Fois)


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