20/07/2023 COMELICO SUPERIORE – Le prime stime dei danni causati dal maltempo in provincia di Belluno parlano di svariati milioni di euro. Un territorio piegato ancora una volta soprattutto dal forte vento che ha scoperchiato case e schiantato alberi dopo che le ferite di Vaia non si erano ancora rimarginate. || Le nuove ferite inferte alla montagna come l’aquila di sangue, sale sugli squarci ancora aperti a terra e nell’animo di chi vibra ad ogni raffica di vento. E’ così da quel drammatico autunno del 2018 quando Vaia cambiò l’orografia di intere vallate. Per sempre. Oggi, dopo i secondi drammatici di martedì che per miracolo hanno risparmiato vite umane ma che si sono abbattuti senza pietà su case, fabbriche e boschi, si cominciano a quantificare le prime stime dei danni milionari. Il presidente della Regione Luca Zaia non ha aspettato un minuto di più per dichiarare lo stato di emergenza esteso da questa mattina a tutte le aree del Veneto flagellate dalla grandine. E’ la numero uno di Confindustria Belluno Dolomiti a ringraziare per prima i soccorritori tutti e a richiamare la necessità di seguire il modello Vaia per la ricostruzione. “Non possiamo aspettare” incalza Berton che auspica interventi tempestivi per il territorio bellunese che è molto fragile e l’avvio di riflessioni ampie sul cambiamento climatico. – Intervistati LORRAINE BERTON (PRESIDENTE CONFINDUSTRIA BELLUNO DOLOMITI) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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