15/07/2023 MESTRE – Nel settore privato i veneti lavorano mediamente 37 giorni in più rispetto ai colleghi del sud. La cifra è stata calcolata dalla CGIA di Mestre su dati INPS. Ma la spiegazione è nel dilagare del lavoro in nero nel Mezzogiorno, che naturalmnete non compare nelle statistiche ufficiali. || I dipendenti del settore privato del Veneto lavorano quasi 2 mesi in più all’anno dei colleghi del Sud. 37 giorni in più, per l’esattezza secondo l’elaborazione della CGIA su dati Inps, che ha calcolato in 248 il numero medio delle giornate retribuite in Veneto contro le 211 del Sud. Significativa anche la differenza di retribuzione media giornaliera lorda: in Veneto è attorno ai 92 euro, il 23,4% in più rispetto ai 75 euro mediamente guadagnati in meridione. Perché al Sud si lavora due mesi in meno? Il lavoro nero spiega gran parte di entrambi i dati: perché da un lato le ore lavorate irregolarmente non possono certo risultare dalle statistiche ufficiali, dall’altro realtà completamente o in parte sconosciute al fisco e all’Inps mantengono stipendi molto più bassi rispetto ai contratti nazionali.La CGIA segnala anche che il Veneto sconta un livello di produttività del lavoro, cioè il rapporto del valore aggiunto per ore lavorate, inferiore a tutte le altre regioni del Nord, probabilmente a causa dell’assenza di grandi imprese e di settori ad alto valore aggiunto. E a produttività elevate corrispondono salari elevati e viceversa.Tra gli operai e impiegati con il maggior numero medio di giornate lavorate durante il 2021 subito dopo i 259 giorni di Lecco ci sono due città venete: Vicenza con 258 e Treviso 256. Al sesto posto Padova con 255. – Intervistati PAOLO ZABEO (Cgia Mestre) (Servizio di Filippo Fois)


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