14/07/2023 TREVISO – “Slow mob”, è la maratona di protesta di 8 ore indetta dalla Cgil di Treviso. Microfoni aperti dalle 10 alle 18 per sollevare criticità e offrire soluzioni sulle questioni che attanagliano il confronto con il Governo || Peso dell’inflazione sui redditi dei trevigiani, potere d’acquisto, precarietà, situazione sanitaria, sicurezza sul lavoro, sono stati i punti cardine a cui è stata data voce dalla Cgil nella protesta indetta in piazza Aldo Moro, a Treviso. Otto ore di mobilitazione e microfoni aperti alla cittadinanza in cui sono stati esposti problemi e criticità. Obiettivo, mettere insieme un mosaico di protesta e di proposta. Dal mondo della scuola il problema del personale: dai docenti ai collaboratori scolastici, ogni anno si ripresenta il problema delle cattedre vuote. «Serve che si rispettino le scadenze dei concorsi e agire sulla precarietà. Un sistema del genere ha effetti sull’educazione dei ragazzi». Voce anche alla situazione dei pensionati, che chiedono un confronto vero sulla riforma della pensioni, ancora in attesa dell’ok da parte del Ministero del Lavoro. Da parte del sindacato le soluzioni ai problemi esistono. Dal segretario generale, Visentin: «I fondi ci sono, basterebbe redistrubuire la ricchezza da chi fa extra profitti». – Intervistati MAURO VISENTIN (Segretario generale Cgil Treviso ), MARCO MORETTI (FLC Cgil Scuola ), VIGILIO BISCARO (Segretario Spi Cgil Treviso ) (Servizio di Edy Caliman)


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