12/07/2023 BELLUNO – Sembrava potesse essere tutto rose e fiori e, invece, le prime mosse del nuovo consiglio di gestione della Fondazione Teatri delle Dolomiti stanno lasciando l’amaro in bocca ai ‘residenti’, cioè ai soggetti che stabilmente si occupano dei cartelloni della stagione teatrale. E’ il caso di Slow Machine che dopo 10 anni di attività potrebbe cancellare “Belluno Miraggi”. || 3 mila euro di contributo oltre al pagamento di una quota pari al 30 per cento degli affitti del teatro comunale. Nel quartier generale di Slow Machine, in via del Piave a Belluno, si sono sentiti scricchiolare il terreno sotto i piedi; il consiglio di gestione della Fondazione Teatri delle Dolomiti ha comunicato la drastica riduzione del contributo annuale ai residenti (oltre a Slow machine, Tib Teatro e Circolo cultura e stampa bellunese) a fronte di un cartellone di spettacoli di primissimo livello. Ieri i 3 residenti hanno incontrato l’assessore alla cultura di Belluno Addamiano per condividere riflessioni rispetto al futuro e alla programmazione collegata. Sono emerse preoccupazioni per le difficoltà economiche e per i costi di gestione che i tre soggetti dovranno sobbarcarsi. Addamiano che con il suo assessorato dà un indirizzo politico alla Fondazione si è impegnato a verificare nuove opportunità di collaborazione con i residenti che hanno proposto, oltre al prossimo bando, un accordo di programma o una convenzione diretta con il Comune. Intanto sarebbe interessante sapere cosa farà la Fondazione del contributo di 100 mila euro erogato proprio dal Comune e se è vero che il finanziamento sarà destinato almeno in parte alla copertura del compenso per la direzione artistica della Fondazione stessa che il presidente Massimo Ferigutti ambisce ad assumere. – Intervistati RAJEEV BADHAN (SLOW MACHINE) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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