03/07/2023 CANAZEI – Marmolada un anno dopo il drammatico distacco del seracco del ghiacciaio di Punta Rocca che travolse diverse cordate di alpinisti. 11 le vittime, 8 di queste venete, 7 vicentine: i loro nomi di battesimo ricordati uno ad uno durante la cerimonia che questa mattina sopra Passo Fedaia ha commemorato la tragedia. || La voce rotta dalla commozione, lo sguardo rivolto a familiari e parenti chiusi in un dolore che non si può spiegare, protetti dai soccorritori, oggi come un anno fa. Giovanni Bernard, sindaco di Canazei, commemora uno ad uno gli undici alpinisti vittime della tragedia della Marmolada. “Facciamo memoria non per torturarci a vicenda nè per riaprire ferite” anticipa don Albino Dell’Eva che celebra la messa ai 2000 metri di Passo Fedaia con don Mario Bravin e don Franco Torresani. Una strada verticale in salita per chi è rimasto e a loro i soccorritori per primi e le comunità veneta e trentina si sono stretti questa mattina con la stessa discrezione che contraddistinse i 18 giorni del post tragedia.Sono parole che vanno diritte al cuore quelle di don Albino che esorta alla solidarietà, unico lenitivo del dolore. Quella solidarietà che un anno fa è stata la cifra distintiva dei soccorsi e che oggi si traduce nello stare insieme, nel sostenersi a vicenda. E in memoria delle vittime, al termine della celebrazione, è stata benedetta una targa su cui veglia una Madonna scolpita nella radice di un albero dinnanzi alla quale sin da subito in tanti si sono fermati in preghiera. (Servizio di Tiziana Bolognani)


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