27/06/2023 VENEZIA – La Guardia di Finanza di Venezia e la Procura di Firenze hanno sequestrato crediti fittizi da Superbonus 110%, per un controvalore di oltre 9,5 milioni di euro, che erano stati ‘gonfiati’ da parte di una società nella fase della cessione. || Hanno un controvalore che supera i nove milioni e mezzo di euro i crediti fittizi da Superbonus 110% sottoposti a sequestro dalla Guardia di Finanza di Venezia e dalla procura di Firenze. In fase di imminente liquidazione, i crediti erano stati “gonfiati” durante la cessione da parte di una società. Le indagini, condotte dalla Compagnia di Mirano, eranopartite dopo le segnalazioni di alcuni residenti nel veneziano che avevano effettuato dei lavori di ristrutturazione attraverso il Superbonus. Controllando il proprio “cassetto fiscale”, avevano però scoperto che gli importi dei loro crediti edilizi erano stati ceduti, dopo essere stati duplicati o triplicati di valore, a società diverse da quelle che realmente avevano realizzato i lavori. Tra i casi segnalati quello di un pensionato di Mira cheavevariscontrato comei crediti fiscali maturati per i lavori fossero stati ceduti a diverse società totalmente sconosciute ad un valore triplo rispetto a quello reale. Un imprenditore di Salzano, che aveva svolto i lavori attraverso la sua società, aveva invece visto il bonus duplicato e ceduto a soggetti ignoti. L’intervento dei finanzieri ha permesso di bloccare la frode fiscale e di sequestrare preventivamente crediti fittizi per oltre 9,5 milioni di euro nei confronti di una società con sede nel capoluogo toscano, poco prima che essi venissero ceduti a una ignara azienda energetica di Venezia, la quale li avrebbe a propria volta utilizzati per compensare i propri debiti di imposta in scadenza con il fisco. (Servizio di Filippo Fois)


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