22/06/2023 VEDELAGO – Sequestravano, picchiavano e legavano le vittime per rapinarle. Salgono a 8 le persone finite nella trappola del tre arrestati, di cui un minorenne, lo scorso 18 febbraio a Vedelago. Si sono difesi dicendo di aver agito per punire pedofili || Hanno sempre utilizzato lo stesso modus operandi. La loro prima aggressione risale al giugno 2022. Hanno attirato un uomo, dopo averlo contattato in una piattaforma per soli uomini, facendolo cadere nella diabolica trappola. Loro si sono difesi dicendo di aver agito a agito come giustizieri per punire pedofili e omosessuali. Per sei mesi, almeno per quanto si sa, si sono fermati. Poi l’escalation. Da dicembre si sono scatenati: in un mese e mezzo hanno sequestrato, picchiato e rapinato altre sette persone. Le prime tre attirate in una zona isolata di campagna a Campigo di Castelfranco, le altre cinque all’interno del casolare a Vedelago, dove sono stati arrestati. Le vittime sono uomini tra i 40 ed i 50 anni, liberi professionisti, artigiani e operai: sei sono trevigiani, un trentino ed un Vicentino. Un sodalizio criminale che aveva organizzato il piano nei minimi dettagli. Tutto fino al 18 febbraio quando per i tre giovani, un 19 enne , un 20 enne ed un minorenne, residenti a Vedelago sono scattate le manette. I carabinieri hanno fatto irruzione nella casa in costruzione dove hanno liberato, un uomo 50 enne, legato e picchiato a sangue. Lo avevano immobilizzato con uno storditore. In ogni aggressione i tre con un ruolo ben preciso, si facevano consegnare il bancomat ed il Pin poi prelevavano varie somme di denaro, per un totale di oltre 7000 euro. Le indagini serrate hanno portato a scoprire, dopo l’arresto le altre vittime: due persone si sono presentate dai militari dell’arma per raccontare l’aggressione subita, gli altri sono stati invece trovati dai carabinieri tramite gli accertamenti sui telefonini degli arrestati. Una volta in caserma hanno raccontato l’aggressione. La posizione dei tre giovani ritenuti gravemente indiziati dei delitti di rapina aggravata, sequestro di persona, indebito utilizzo di strumenti di pagamento e porto di oggetti atti ad offendere, è al vaglio delle rispettive Autorità Giudiziarie. Dalle indagini è emerso anche che i tre prende (Servizio di Daniela Sitzia)


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