22/06/2023 VENEZIA – Dopo il suicidio di ieri nel carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia, secondo in 15 giorni, questa notte si sono verificate tensioni. L’appello della Cgil. || Ennesima protesta dei detenuti, nella notte, nel carcere di Santa Maria Maggiore all’indomani del secondo suicidio avvenuto in meno di tre settimane. A togliersi la vita, impiccandosi, Alexandru Ianosi Dimitrova, il 36enne rumeno che lo scorso settembre aveva massacrato la moglie Lilia Patranjel, 45enne moldava, con oltre 80 coltellate nella loro casa di via Mantegna a Spinea e che già mesi fa aveva tentato di uccidersi infilandosi il manico di una scopa nell’occhio. Una situazione, quella all’interno del carcere, sempre più fuori controllo come denunciano ormai da troppo tempo i sindacati e che mette a dura prova il poco personale di Polizia Penitenziaria in servizio. – Intervistati FRANCA VANTO (SEGR. FP CGIL VENEZIA) (Servizio di Ilaria Marchiori)


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