22/06/2023 TREVISO – Vandali in azione nei mezzi di Mobilità di Marca. Un gruppo di ragazzi ha fatto esplodere dei petardi durante la corsa dell’autobus filmando tutto con il telefono: il video diventa virale su instagram. Aggressioni e disagio giovanile che sembra in aumento, da Treviso un piano intercomunale per progettare soluzioni || Quindici petardi fatti esplodere in autobus e lanciati dai finistrini verso le persone, il video caricato sui social per ottenere like e visualizzazioni. Il fatto, accaduto a bordo di un autobus Mom nella zona di Montebelluna risalirebbe alla metà di aprile. I 4 ragazzi autori del gesto, molto probabilmente minoreni, hanno cominciato inizialmente a creare trambusto all’interno del mezzo e poi fatto scoppiare i petardi lungo il corridoio e fuori dai finistrini all’altezza delle fermate, provocando paura e rabbia tra i passaggeri. Un atto pericoloso che avrebbe potuto ferire le persone o provocare un incendio al suo interno. Questa volta i bulli hanno agito con uno scopo ben preciso: importunare l’autista e filmare il tutto per ottenere un po’ di notorietà sul web. L’autista Mom, fermato il bus, è andato personalmente a rimproverare i giovani minacciando di chiamare le forze dell’ordine se non avessero smesso. Questi, di tutta risposta, gli hanno riso in faccia, filmando anche il conducente a sua insaputa. Il video è stato pubblicato dai ragazzi su Tik Tok e Instagram, raggiungendo oltre 90mila visualizzazioni. Il conducente, involontariamente protagonista del video virale, ha denunciato il fatto ai Carabinieri di Treviso. E’ l’ennesimo caso di vandalismo sui mezzi di Mobilità di Marca, che fa riflettere sul più ampio tema della violenza e dei fenomeni di aggressione di cui sempre più spesso, i giovani si rendono protagonisti. Dall’amministrazione di Treviso, possibili soluzioni per arginare questo tipo di fenomeno. Una sperimentazione avviata a gennaio 2023 che si concluderà il 30 giugno. Operatori dei servizi sociali in osservazione nelle strade e nelle piazze, luoghi non istituzionalizzati, dove sempre più di frequente i ragazzi si ritrovano. «Doppo il 30 giugno – fa sapere Tessarolo – valuteremo insieme ai 37 Comuni dell’ambito e con i servizi sociali e politiche giovanili, quale nuova progettualità sperimentare per agire sul fenomeno nel modo più adeguato». – Intervistati GLORIA TESSAROLO (Assessora alla Città solidale e inclusiva) (Servizio di Edy Caliman)