17/06/2023 VENEZIA – Il Gruppo “Terra e Acqua” ha presentato le sue osservazioni al progetto di raddoppio dell’aeroporto. I 21 milioni di passeggeri previsti – dice Marco Gasparinetti – si concentreranno soprattutto in città. || Persino il Veneto nella promozione turistica ufficiale della Regione non si chiama Veneto: si chiama “The Land of Venice” la terra di Venezia. Secondo il gruppo “Terra e Acqua 2020” è difficile pensare che il raddoppio di passeggeri che seguirà l’ampliamento dell’aeroporto Marco Polo – dove 3 voli su 4 sono di compagnie a basso costo – non finisca col concentrarsi per la maggior parte in queste calli e fondamenta già intasate. Tutto ciò che ne consegue, secondo il gruppo “Terra e Acqua” è contenuto nelle osservazioni al masterplan del Marco Polo.Altra criticità per “Terra e Acqua” è la sicurezza in aeroporto. Attualmente ci sono circa 300 addetti, il settore è già sotto organico e dovrebbe invece essere raddoppiato in occasione dell’ampliamento della struttura. Nel 2019, l’anno prima del Covid, al Marco Polo c’erano stati più di 11 milioni e mezzo di passeggeri, la previsione è di portarne quasi 21 milioni entro il 2037.Tra le proposte e richieste presentate da Terra e Acqua: aumento di trasporto pubblico su acqua, applicazione del contratto collettivo di lavoro e incentivazione di destinazioni finali diverse da Venezia. – Intervistati MARCO GASPARINETTI (CAPOGRUPPO TERRA E ACQUA 2020), MINA PARISOTTO (RSA FLY VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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