14/06/2023 VERONA – L’inchiesta sui presunti pestaggi in questura a Verona, solo uno dei cinque agenti arrestati ha deciso di parlare di fronte al giudice, raccontando di essersi solamente difeso. || Inchiesta sulle presunte torture in questura a Verona, il giorno degli interrogatori: dei cinque agenti delle Volanti arrestati per i pestaggi nel considdetto acquario, la “sala dei fermati” con una delle quattro pareti in plexiglas trasparente, solamente uno ha deciso di parlare, fornendo parziali ammissioni, raccontando però di aver solamente reagito alla provocazione di uno dei soggetti condotti in quella stanza. “Ha spiegato e ridimensionato l’accusa di tortura”, ha sottolineato al termine dell’interrogatorio il suo legale. Gli altri quattro poliziotti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, per uno di loro è stata preannunciata la presentazione di una memoria difensiva con “elementi oggettivi a discarico”. Da una body cam sarebbe possibile estrapolare delle immagini riprese dagli agenti a loro tutela sui fatti contestati. Il giudice di fronte al quale si sono presentati i cinque agenti, sentirà anche gli altri 17 indagati e fisserà un incidente probatorio per “verbalizzare e fissare” le dichiarazioni delle presunte vittime dei pestaggi in questura. (Servizio di Lina Paronetto)


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