05/06/2023 TREVISO – L’omicidio della 31enne Anica Panfile è il quarto in un mese nella Marca trevigiana, un record negativo rispetto al quale c’è la massima attenzione di istituzioni e forze dell’ordine. Nel frattempo le indagini per dare un nome al responsabile della morte della giovane mamma di quattro bambini proseguono. || Paese, Varago, da ultimo Spresiano, con il giallo sulla morte della 31enne Anica Panfile, ritrovata cadavere nel Piave. Quattro omicidi nella Marca in un solo mese, quello di maggio, con un assassino a cui rimane ancora da dare un’identità. Un record negativo da cui la provincia di Treviso non si direbbe certo una delle più sicure d’Italia, ma il prefetto Angelo Sidoti invita a contestualizzare ciascun caso. Le indagini dunque proseguono senza tralasciare nulla. E’ stato Franco Battaggia, ex primula rossa della mala del Brenta e soprattutto ex datore di lavoro di Anica, a rivelare di aver prestato alla donna 5mila euro per pagare un debito con un terzo soggetto che in realtà ne avanzava o pretendeva 10mila. L’ultimo ad averla vista, Battaggia, quel pomeriggio del 18 maggio. Poi, il 21, il ritrovamento in un isolotto sul Piave, con il corpo che al di là delle ferite e delle tumefazioni al capo e al viso, presentava anche dei lividi ai polsi. – Intervistati COL. MASSIMO RIBAUDO (Comandante provinciale Carabinieri), ANGELO SIDOTI (Prefetto di Treviso) (Servizio di Lina Paronetto)
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