04/06/2023 NERVESA DELLA BATTAGLIA – Dopo quanto accaduto in Romagna si fa sempre piu’ accesa la discussione sula gestione delle acque nelle nostre zone e in particolare sul Piave. Oggi a prendere posizione e’ l’associazione imprenditori Piave 2000 che, sul progetto del bacino di Ciano, accusa gli ecologisti addirittura di razzismo ambientale. || Parole come pietre, quelle di Diotisalvi Perin a nome dell’associazione imprenditori piave 2000. Perche’ lui non ci sta piu’ ad aspettare opere che reputa essenziali per la sicurezza non solo delle popolazioni rivierasche ma per gran parte della Marca e l’intero sandonatese.E rincara la dose mostrando al sindaco Marianella Tormena i muri costruiti a Nervesa dalla Serenissima ben prima di quelli progettati dalla regione per l’invaso di Ciano. Giudizi sferzanti da chi sin dagli anni 80 si batte perche’ l’intero alveo del fiume sia libero dalle alberature al punto, verso la meta’ degli anni 90 da rischiare la denuncia per aver iniziato a tagliare gli alberi appena sopra la centrale di Nervesa. Il punto fisso rimane l’alluvione del 66 con le immagini della devastazione dei nostri territori. E’ solo il bianco e nero a fare la differenza rispetto alle immaginidi questi giorni dalla Romagna segno che, sottolinea Perin,con i cambiamenti climatici, quello che e’ passato potrebbe tornare. 40 anni sono passati ma la la convinzione soprattutto di chi ha attivita’ vicino al piave rimane; oltre alla pulizia del fiume per gestire le piene vanno fatti bacini di laminazione e collegamenti con le cave vicine come a Bidasio. – Intervistati DIOTISALVI PERIN (Presidente associazione Imprenditori Piave 2000) (Servizio di Lucio Zanato)


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