24/05/2023 MESTRE – In Provincia di Venezia mancano 400 medici e circa 600 lavoratori impegnati nella sanità con altre funzioni. 70mila prestazioni sanitarie sono in sospeso: sono dati resi noti dalla CGIL che lancia una petizione per salvare la sanità pubblica. || Basta tagli alla sanità pubblica. La Cgil di Venezia scende in campo con una petizione dall’emblematico titolo di “Tu tagli, io firmo” in cui si chiedono maggiori finanziamenti alla sanità pubblica, più assunzioni e salari adeguati a chi ci lavora. Promossa in tutta la provincia, la petizione parte dalla denuncia di un presente definito preoccupante.Tra chi guarda con maggiore preoccupazione ai problemi della sanità, ci sono gli anziani, una fetta di popolazioneinaumentonel veneziano, e cheper l’80% può contare solo su menodi mille euro al mese di pensione.La CGIL chiede a Governo e Regione un piano assunzioni e di adeguamento dei salari per scongiurare migrazioni del personale medico verso la sanità privata.Una retribuzione adeguata ci vorrebbeanche per i lavoratori degli appalti, generalmente donne, part-time impegnate inpulizie, ristorazione e anche servizi di Cup e segreterie di reparto. – Intervistati DANIELE GIORDANO (SEGRETARIO GENERALE CGIL VENEZIA), DANIELE TRONCO (SEGRETARIO GENERALE SPI CGIL VENEZIA), MARCO BUSATO (SEGRETARIO GENERALE FP CGIL VENEZIA), CATERINA BOATO (SEGRETARIA GENERALE FILCAMS VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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