23/05/2023 PONTE DI PIAVE – Ennesimo, maxi raggiro legato al bonus facciate: Guardia di Finanza e Carabinieri scoprono sul lago di Garda una vera e propria attività di riciclaggio di denaro. Tra i coinvolti un commercialista trevigiano già al centro di indagini simili || I soldi guadagnati nella maxi truffa erano diventati l’enorme budget a disposizione da riciclare per comprarsi hotel, ristoranti e pasticcerie sul Lago di Garda. Un fiume di denaro grazie ai contributi per il bonus facciate. L’ennesimo raggiro è stato scoperto dalla Procura di Verona, nell’indagine coordinata con Guardia di Finanza e Carabinieri: dieci persone arrestate, 3 in carcere e 7 ai domiciliari, e una truffa da 17 milioni di euro. L’operazione è stata portata a termine dai finanzieri di Verona e Agrigento e dai carabinieri di Verona che hanno eseguito i provvedimenti restrittivi tra il Veneto, Lazio, Piemonte e Sicilia. Coinvolto anche il commercialista trevigiano Giorgio Scarso, già al centro di indagini sempre relative all’erogazione statale per lavori edilizi. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Tra i provvedimenti anche un veneziano ultrasettantenne finito ai domiciliari a Eraclea. L’accusa nei confronti degli indagati è quella di aver fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe per l’illecita percezione di contributi statali per i “bonus facciate”, utilizzando crediti fiscali fittizi che poi, una volta monetizzati, venivano reinvestiti nell’acquisizione delle attività economiche nella zona del Lago di Garda. Oltre a queste, sigilli anche a conti correnti, altri immobili e auto. Il tutto, tra l’altro, aggravato dal carattere transnazionale, visto che gli indagati avevano operato sia sul territorio nazionale che estero. (Servizio di Daniela Sitzia)


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