18/05/2023 ABANO TERME – Svolta nell’indagine sull’esplosione al ristorante romano “Cacio e pepe” ad Abano. La procura indaga per strage. || Nessuna dichiarazione, queste le uniche parole al telefono di Alessandro Peia titolare del ristorante Cacio e Pepe esploso lo scorso 19 aprile per una fuga di gas. Fuga di gas che hanno decretato le verifiche dei vigili del fuoco e dei carabinieri è stata dolosa. Qualcuno infatti e deliberatamente aperto la valvola di una bombola gpl che si trovava all’interno del locale. La procura dunque non indaga più per crollo e distruzione ma per strage al momento contro ignoti visto che la potente deflagrazione avrebbe potuto uccidere qualcuno. Il boato di prima mattina, la bombola potrebbe essere stata aperta verso le 7 e in appena due ore il gas ha saturato gli ambienti. Sono le 9 quando un’amica dei titolari apre la porta sul retro della trattoria romana – quel giorno chiuso per il turno di riposo – per recuperare un portafoglio, avverte l’odore di gas e scappa appena in tempo. Un minuto esatto prima dell’esplosione. Le immagini delle telecamere della zona hanno ripreso la scena ma non si vede chi è entrato o uscito prima di lei per questo i carabinieri hanno chiesto di acquisire anche le riprese delle telecamere interne del locale. Da chiarire il movente. Chi voleva distruggere il ristorante e soprattutto perchè. (Servizio di Valentina Visentin)


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