13/05/2023 MESTRE – La battaglia per la libertà di stampa è stata un lungo percorso che in molte zone del mondo non si è ancora concluso. Un percorso che a Mestre viene rivissuto attraverso i francobolli. || Quando dopo la pubblicazione nel 1632 de “Il Dialogo sopra i due massimi sistemi del Mondo” Galileo fu costretto all’abiura, erano passati un paio di secoli dalla prima stampa di un libro con la tecnica dei caratteri mobili inventata da Gutenberg. Ma il contrasto tra chi vuole limitare e chi invece difende la libertà di stampa è sicuramente più vecchio dell’invenzione della stampa stessa, e risale probabilmente a quando fu inventata la scrittura. A Mestre per tutto Maggio, il cammino dell’informazione e della libertà di stampa può essere percorso attraverso le immagini di francobolli italiani e stranieri esposti nell’ufficio postale “Mestre Centro” di piazzale Donatori di Sangue. Tra poste e informazione d’altronde, il connubio è sempre stato forte.La sintesi è Matilde Serao, prima telegrafista poi scrittrice, giornalista e fondatrice di svariati quotidiani nella seconda metà dell’800.Negli uffici postali di Piazzale Donatori di Sangue 36 pannelli affrontano il tema passando per le Gazzette veneziane, i grandi giornali e i grandi giornalisti fino alla rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale. Il termine gazzetta arriva da Venezia. Nel 1536 la Serenissima pubblicava un foglio settimanale di 4-8 pagine sull’andamento della crisi con l’impero turco al prezzo di due soldi. La moneta da due soldi era detta “gaxeta”.Ai francobollisi affianca, al termine del percorso, la grande mappa della libertà di stampa di “Reporters Sans Frontieres” che mette l’Italia al 58° posto mondiale. – Intervistati GABRIELE MARTINI (POSTE ITALIANE RESP. COMUNICAZIONE NORD-EST) (Servizio di Filippo Fois)


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