12/05/2023 VENEZIA – C’è preoccupazione, tra gli addetti del settore turistico, per le nuove regole che il ministro Santanchè intende attuare per limitare le locazioni ad uso turistico. Le locazioni regolari e con partita iva vanno tutelate e, secondo il referente del comparto, non può essere messo il limite dei 120 giorni. || C’è preoccupazione in città, tra gli addetti del settore turistico, per le nuove regole che il ministro Santanchè intende attuare per limitare le locazioni ad uso turistico. Le locazioni regolari e con partita iva vanno tutelate e, secondo il referente del comparto, non può essere messo il limite dei 120 giorni. Preoccupano, in città, le intenzioni del governo sulle locazioni brevi. Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha annunciato che entro maggio saranno pronte le nuove norme. Nelle scorse settimane erano emerse alcune proposte, tra le quali la limitazione al numero di giorni o l’obbligo di cambio di destinazione d’uso per le strutture.Ipotesi che secondo Maurizio Papa, vice presidente nazionale di Federalberghi extra e componente di giunta dell’Associazione Veneziana Albergatori, metterebbero in crisi una buona fetta di attività presenti in città. A Venezia sono circa 48 mila i posti letto del settore “extralberghiero” (ben più della metà del totale dei posti disponibili) messi a disposizione in modo imprenditoriale e in buona parte da famiglie residenti che hanno scelto di affittare uno o più alloggi ai turisti.”Il ministro sembra avere le idee chiare – commenta Papa – ed è fondamentale quindi che comprenda che le locazioni brevi sono spesso frutto di sacrifici da parte dei proprietari delle strutture e di chi le gestisce e che, a Venezia, grazie all’extralberghiero tanti palazzi sono stati risanati e ristrutturati. Non possiamo criminalizzare un’intera categoria, senza distinguere chi opera a livello professionale, quindi con partita Iva e con personale regolarmente assunto e che a fronte di un’attività regolare può anche aver contratto mutui e debiti, da chi invece non possiede la Partita Iva e opera in modo non professionale. Il problema esiste: la situazione è critica perché c’è un incremento esponenziale. Bisogna mettere dei confini nelle città d’arte ma le misure di cui si parla sarebbero invece delle pietre tombali anche per chi opera – Intervistati MAURIZIO PAPA (VICEPRESIDENTE NAZIONALE FEDERALBERGHI EXTRA) (Servizio di Lorenzo Mayer)


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