08/05/2023 ALANO DI PIAVE – Svolta alle indagini sull’omicidio di Antonio Costa a Fener di Alano di Piave. Attorno alla mezzanotte di ieri è stato disposto il fermo di un cittadino sudamericano gravemente indiziato dell’efferato crimine accaduto nella tarda serata di sabato all’esterno del bar della stazione ferroviaria di Alano – Fener. L’uomo è stato portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida del provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Belluno. || Ha tolto dalle mani il coltello che la vittima aveva con se e che stava brandendo e con esso l’avrebbe colpito con un solo fendente al petto rivelatosi fatale. Svolta alle indagini sull’omicidio di Antonio Costa, il 53 enne ucciso nella tarda serata di sabato all’esterno del bar della stazione ferroviaria di Alano Fener: dalle 23.15 di ieri sera un uomo di nazionalità sudamericana si trova in stato di fermo nel carcere di Belluno perchè gravemente indiziato di omicidio. Il coltello usato per il delitto è stato recuperato e sequestrato grazie alle indicazioni fornite dallo stesso fermato. In queste ore gli inquirenti stanno valutando la posizione di un’altra persona coinvolta nella violenta colluttazione scaturita da un presunto comportamento “sconveniente” della vittima nei confronti di una giovane donna che in quel momento si trovava nel locale dove impazzava una festa con balli e musica latino americana. Una parola di troppo, la reazione delle due persone che si accompagnano alla donna e la lite iniziata nel locale e finita all’esterno nel peggiore dei modi.A forze dell’ordine e pubblico ministero ci sono volute 24 ore esatte di indagini serrate per ricostruire, al momento parzialmente, l’accaduto. Nelle prossime ore sarà fissata l’udienza di convalida del fermo e sarà conferito l’incarico per l’autopsia. Secondo il primo esame svolto dal medico legale Antonello Cirnelli a causare la morte di Antonio Costa sarebbe stato un unico fendente sferrato in pieno petto. Altri accertamenti saranno eseguiti sull’arma del delitto, in particolare saranno eseguite verifiche dattiloscopiche per il confronto delle impronte digitali. Come ha riferito oggi il Procuratore capo di Belluno Paolo Luca, si stanno eseguendo con attenzione e scrupolo le ulteriori indagini necessarie a chiarire gli aspetti ancora oscuri della vicenda per una più completa ricomposizione dei fatti. – Intervistati SERENELLA BOGANA (SINDACA DI ALANO DI PIAVE) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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