03/05/2023 MESTRE – Processo Casalesi. “Mi hanno messo un bersaglio alla schiena”, così il giornalista Dianese, ha commentato le modalità degli avvocati di Donadio che in aula bunker hanno citato il suo nome definendo la stampa “morbosa”. || Il nome del giornalista del Gazzettino, Maurizio Dianese, presidente del Centro di documentazione e inchiesta sulla criminalità organizzata del Veneto, è stato citato dagli avvocati di Luciano Donadio che, in aula bunker a Mestre, hanno tentato di smontare la ricostruzione della pubblica accusa che, la scorsa settimana, ha chiesto 30 anni di reclusione per l’uomo accusato di essere stato a capo di un’organizzazione di stampo mafioso operante nel Veneto orientale per 20 anni. Nella loro arringa, i legali, hanno attaccato la stampa senza giri di parole, definendola morbosa. “Si è messo in moto un circolo vizioso, hanno detto, la mafia a Eraclea c’è perché lo dice il giornalista”. – Intervistati MAURIZIO DIANESE (GIORNALISTA) (Servizio di Ilaria Marchiori)
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