01/05/2023 VENEZIA – Da una parte i segnali positivi legati soprattutto alla ripresa del turismo, dall’altra gli oltre 60.000 disoccupati registrati nei primi tre mesi dell’anno in tutta la provincia. Un bilancio in chiaro scuro quello sul lavoro a Venezia in questo 1° maggio 2023 con la preoccupazione legata al rilancio di Porto Marghera. || 1° maggio e Porto Marghera. Un binomio indissolubile per la storia del lavoro a Venezia, nella sua provincia e in tutto il Veneto. Ed è questa l’area che ancora preoccupa i sindacati che vedono lontano il promesso rilancio grazie alla Zls, la zona logistica semplificata.Un 1° maggio che inevitabilmente riporta l’attenzione sul dramma degli incidenti sul lavoro. L’ultima vittima in ordine di tempo Arben Salliu, 57 anni, morto il 5 aprile per le ustioni riportate mentre saldava nella sua azienda di Campagna Lupia. Ma quella del 2023 è la prima festa del lavoro dopo la tragica morte a soli 18 anni il 16 settembre di Giuliano De Seta che stava svolgendo l’alternanza scuola lavoro in un’azienda di Portogruaro.A Venezia sono 65.000 i disoccupati registrati nei primi tre mesi del 2023, disoccupati la cui fotografia è impietosa. – Intervistati DANIELE GIORDANO (Segretario Cgil Venezia) (Servizio di Chiara Gaiani)


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