26/04/2023 TREVISO – Inchiesta criptovalute: al 18 di aprile sono 700 i clienti truffati, per un danno di oltre 23 milioni di euro || Si sta delineando in tutti gli aspetti lo scandalo Nft. Al 18 di Aprile sono saliti a 700 i truffati che hanno presentato querela, ma il numero potrebbe essere molto più alto, perché non tutti hanno presentato denuncia. Ma chi è finito in questa trappola ha spiegato il Procuratore di Treviso Marco Martani – potrebbe comunque costituirsi come parte civile in un ipotetico processo in quanto vittima di un altro dei reati procedibili d’ufficio” . Il danno da capogiro ammonta ad oltre 23 milioni di euro. La società che aveva sede a Silea avrebbe promesso guadagni anche del 10 per cento mensili ai clienti che investivano in critpovalute. Soldi che di fatto sono spariti. Per quanto riguarda i la somma dei sequestri preventivi tra autovetture, terreni e denaro ammonta a 2 milioni di euro. Tre i vertici della nft finiti nel mirino degli investigatori per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, sotto i riflettori di questa inchiesta sono finite altre 35 persone. L’inchiesta, avrebbe accertato che il meccanismo del cosiddetto “arbitraggio”, ovvero l’acquisto e la vendita di criptovalute su diverse piattaforme, meccanismo che avrebbe consentito di guadagnare con i differenziali di prezzo, non sarebbe in realtà mai avvenuto. I movimenti di denaro della Nft porterebbero a paesi quali la Lituania, Bulgaria, Svezia, Spegna, Croazia, Molta e Repubblica Ceca, verso i quali è stata inoltrata una rogatoria per le indagini bancarie. Oltre a Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti oggetto di una attiva collaborazione a livello di polizia interpol, che potrebbe condurre alle medesime richieste – Intervistati Avv. MATTEO MOSCHINI (legale investitori truffati) (Servizio di Daniela Sitzia)


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