24/04/2023 BELLUNO – Adeguamento medio di oltre il 12%, 4% per le utenze domestiche, quasi dell’8,5% per le attività economiche. Questa la misura dei rincari della tariffa sui rifiuti che i cittadini bellunesi dovranno pagare reatroattivamente a partire dal 1° gennaio 2023. L’opposizione attacca, l’assessore al bilancio e partecipate Paolo Gamba risponde: «Applichiamo la legge regionale». || La tariffa puntuale sui rifiuti che i cittadini bellunesi dovranno pagare retroattivamente a far data dal 1° gennaio 2023 come stabilito da Arera, aumenterà del 12,5% complessivamente, il 4% a carico delle utenze domestiche, l’8,5% in più per le attività economiche. Il motivo è presto detto: Palazzo Rosso ha esaurito gli accantonamenti parti a 370 mila euro l’anno che venivano versati per le spese di gestione post mortem della discarica di Cordele e quei soldi da qualche parte devono rientrare.Si tratta di 307 mila euro, al netto dell’Iva che verranno spalmati sulla quota fissa delle utenze, 17 mila solo quelle domestiche, oltre alle attività economiche che saranno le più penalizzate. La maggiorazione – afferma l’assessore Gamba – andrà a vantaggio del sociale e delle manutenzioni. Il documento con le nuove tariffe approderà in consiglio comunale il prossimo 2 maggio e già si prevedono scintille. – Intervistati PAOLO GAMBA ASSESSORE BILANCIO E PARTECIPATE COMUNE DI BELLUNO (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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