22/04/2023 VENEZIA – ATVO costituirà una commissione d’inchiesta sulle cause dell’incendio dell’autobus che ha paralizzato ieri pomeriggio il ponte della Libertà.Il mezzo è sotto sequestro in un deposito a Quarto d’Altino. Ma sopratutto l’incidente di ieri ha riproposto con forza la necessità di creare accessi alternativi alla città per evitare altre paralisi. || A meno di 24 ore dall’incendio dell’autobus Atvo che ha bloccato il Ponte della Libertà e messo in ginocchio il traffico da e per Venezia per un intero pomeriggio, la situazione appare rientrata alla normalità. Dalle 2 alle 5 di mattina, squadre di operai hanno lavorato alla riasfaltatura della carreggiata. Ma per il ritorno del tram bisognerà aspettare almeno una settimana.Il pomeriggio di passione che ha visto migliaia di persone bloccate per ore da entrambe le parti del ponte ha però riproposto con forza un problema noto e strutturale della viabilità veneziana: la presenza di una sola infrastruttura di collegamento con la terraferma.L’introduzione di linee di vaporetto tra Venezia e l’entroterra potrebbe aiutare a gestire non solo i flussi turistici ma il suo sommarsi a quel continuo trasporto di migliaia di pendolari in entrata o in uscita da Venezia che percorrono quotidianamente il Ponte della Libertà a bordo di automobili, bus, tram e treni. Nel frattempo l’assessore Boraso smentisce che ieri siano state elevate multe ad automobilisti in coda e spiega perché le due corsie verso Mestre non siano state aperte subito a doppio senso di marcia per iniziare a smaltire il traffico. – Intervistati RENATO BORASO (ASSESSORE MOBILITA’ E INFRASTRUTTURE STRADALI VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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