MARGHERA – No al nuovo inceneritore di Fusina. Dopo le migliaia di firme raccolte, manifestazione davanti alla sede della protezione civile di Marghera. Un tavolo tecnico valuterà l’ipotesi di monitoraggi sullo stato d’inquinamento nell’area. || Hanno manifestato davanti alla sede regionale della Protezione Civile per sostenere che l’emergenza sanitaria a Marghera non è solo il Coronavrius ma anche l’inquinamento. E che Marghera e dintorni sono già abbastanza inquinati senza il bisogno di attivare il nuovo inceneritore di Fusina, che si annuncia come uno dei più grandi del Veneto.Contro il progetto dell’inceneritore di Fusina sono state raccolte oltre diecimila firme. Più altre mille di genitori e nonni con la richiesta che vengano effettuati due bio-monitoraggi che valutino lo stato d’inquinamento dell’area.I rappresentati dei manifestanti sono stati ricevuti dagli assessori regionali alla salute Manuela Lanzarin e all’ambiente Gianpaolo Bottaccin e dal direttore regionale dell’area tutela del territorio Nicola Dell’Acqua. La proposta di bio monitoraggi sarà oggetto di un tavolo tecnico che si riunirà entro una settimana. – Intervistati ROBERTO TREVISAN (ASSEMBLEA PERMANENTE CONTRO IL RISCHIO CHIMICO), NADIA PIAZZA (PRESIDENTE ASSOCIAZIONE “NASCERE MEGLIO” MESTRE) (Servizio di Filippo Fois)


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