08/04/2023 TREVISO – Scontro tra viticoltori e ambientalisti per la richiesta della Regione di riammettere seppur in via eccezionale l’uso di un potente fitofarmaco per combattere la flavescenza dorata. Il dem Andrea Zanoni annuncia anche una possibile alternativa ecologica. || E’ questa la novita’ per il mondo della viticoltura non solo trevigiana o veneta ma di nord e centro Italia. Perche’ la flavescenza dorata sta dilagando in tutti i vigneti devastando ettari piantumati con prospettive produttive dimezzate per non dire azzerate per anni. Per combatterla attualmente vengono concessi un paio di trattamenti con prodotti che pero’ non risolvono il problema. Va detto che la malattia viene trasportata dalla cicalina, e che il fitofarmaco va a colpire non il batterio ma la diffusione dell’insetto vettore. Buone pratiche come lo sfalcio preventivo dei fiori tra i filari e la chiusura o l’allontanamento degli alveari di fatto evitano conseguenze per gli altri insetti anche perche’ i prodotti permessi spariscono in pochi giorni. Ma, stando al continuo dilagare di piante malate al momento questi interventi appaiono del tutto inutili. Ecco il perche’ della possibile deroga di un prodotto piu’ potente.Fronte compatto anche se la regione ammetterebbe l’uso per una sola volta e in via straordinaria.Insomma il confine e’ tra economia soprattutto del prosecco che presto tagliera’ il traguardo del miliardo di bottiglie vendute in tutto il mondo e l’ambiente anche se ora la terza via arrivarebbe da un ricercatore di Oderzo e un nuovo trattamento ecocompatibile al momento pero’ ancora riservato ma che, se efficace, dovrebbe essere immediatamente diffuso ovunque per evitare che piu’ di qualche azienda agricola causa flavescenza, chiuda. – Intervistati ANDREA ZANONI (Consigliere regionale Pd), DAVIDE FELETTI (Presidente provinciale Cia-Agricoltori Italiani Treviso) (Servizio di Lucio Zanato)


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