08/04/2023 TREVISO – Oltre 500 persone hanno partecipato ieri sera in citta’ alla Via Crucis del venerdi’ santo ricordando i morti e la devastazione del bombardamento del 7 aprile 1944. E dal vescovo Tomasi il monito perche’ questa cicatrice ricordi non solo il dolore della distruzione ma anche l’impegno e la solidarieta’ della ricostruzione. || E’ stata la Via Crucis delle 500 fiammelle in ricordo dei 1600 morti del bombardamento di Treviso del 1944. 500 volti illuminati da fiaccole e candele e per ognuno c’era il ricordo di un parente scomparso in quella devastazione ricordata ad ogni stazione del percorso accanto ad un passo della passione di Cristo. Dopo Madonna Granda difronte a palazzo Giacomelli sono risuonate le parole dell’omelia di 79 anni fa del vescovo Mantiero che con i giovani sacerdoti del seminario fu tra i primi a soccorrere i feriti tra le macerie.Poi il passaggio sul Sile lungo Ponte Garibaldi fino ad arrivare alla Casa della carita’ dove accanto alla figura del Cireneo che soccorse Gesu’ e’ stata richiamata quella dei tanti che dopo il bombardamento non si risparmiarono pur di salvare il maggior numero di vite da quella devastazione.Poi l’ultima delle 4 stazioni davanti alla chiesa Votiva che custodisce il ricordo dei morti del 7 Aprile. (Servizio di Lucio Zanato)


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