23/03/2023 TREVISO – Le reazioni del primo cittadino uscente e degli altri candidati sindaco di fronte alla violenza del bengalese scarcerato dopo la tentata rapina. || Se la politica si era sollevata di fronte alla scarcerazione del 35enne bengalese dopo la rapina in via Zenson, la conferma della sua pericolosità scatena le reazioni del primo cittadino uscente e degli altri candidati a sindaco di Treviso. «Sto dalla parte dei cittadini che si chiedono come sia possibile che un individuo combini quello che ha combinato e venha subito liberato», dice Mario Conte, in corsa per la riconferma con il centrodestra. «Un sindaco in questo contesto può esprimere solo rabbia e impotenza – commenta il candidato del Terzo Polo Nicolò Rocco, esprimendo solidarietà all’operatore Caritas aggredito e all’agente rimasto contuso – Il territorio può lavorare sulle reti di prevenzione, ma esiste un limite oltre il quale ci si può solo affidare allo Stato e alla Giustizia». Dal centrosinistra, Giorgio De Nardi non la fa invece passare liscia a Mario Conte: «Il potere ce l’hanno lui e il ministro della Giustizia Nordio, che appartiene allo stesso schieramento: intervengano». Va anche oltre Maurizio Mestriner, candidato sindaco di Movimento 5 Stelle e Unione Popolare: «Spaccio, aggressioni, violenze portano a un’escalation di criminalità e insicurezza non più tollerabile a Treviso. Un fallimento dell’amministrazione comunale che grida un cambio di vertice alla gestione della nostra città». Focalizza invece l’attenzione sul bengalese violento, sulla persona, Ugo Moro, candidato sindaco del Partito Comunista: «Non possiamo pensare che il carcere sia la risoluzione di tutti i problemi, prima o poi questa persona uscirà dal carcere e che futuro ha? Quanti di questi episodi commessi da persone che hanno problemi psichici e che non hanno lavoro?». – Intervistati MARIO CONTE (Candidato sindaco centrodestra), GIORGIO DE NARDI (Candidato sindaco centrosinistra) (Servizio di Lina Paronetto)


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