20/03/2023 LONGARONE – Crisi Safilo: la partita è aperta, nessuno pensi a spezzatino della sede. Lo afferma la segretaria della Cgil di Belluno, Denise Casanova, a pochi giorni dal nuovo incontro previsto tra azienda e organizzazioni sindacali. || E’ calato un silenzio imbarazzante sul futuro di Safilo. La prevista riunione del Comitato di sorveglianza socio istituzionale programmata dopo l’incontro dello scorso 22 febbraio a Venezia non si è svolta e ora gli occhi sono puntati sul nuovo vertice al tavolo dell’unità di crisi dove siederanno, uno di fronte all’altro, sindacati e azienda.”Noi non ci rassegniamo alla chiusura della Safilo di Longarone e non riteniamo affatto conclusa questa partita” afferma oggi la segretaria della Cgil di Belluno, Denise Casanova “nessuno pensi di poter dividere come uno spezzatino questo autentico patrimonio di competenze e professionalità portandosi a casa solo qualcuno e abbandonando a sè stesso qualcun altro”. 472 lavoratori vivono con l’angoscia del futuro dopo le dichiarazioni della proprietà che ha ribadito la non strategicità dello stabilimento di Longarone e di aver già dato un mandato esplorativo per la vendita dello storico sito produttivo. La Cgil chiede la convocazione urgente del Comitato socio istituzionale e alla Safilo se sia giusto ripagare in questo modo da un lato le Istituzioni che negli ultimi anni hanno garantito fondi pubblici per la ristrutturazione dell’azienda, dall’altro i dipendenti che dopo il ridimensionamento hanno subito una importante contrazione delle retribuzioni per effetto degli ammortizzatori sociali. Da ultimo Cgil si interroga sulle intenzioni del gruppo Kering che dopo aver commissionato a Safilo la produzione di circa 2 milioni di occhiali ha acquistato uno stabilimento in Francia. E il quesito è: dove verranno prodotti gli occhiali che si realizzavano a Longarone? (Servizio di Tiziana Bolognani)


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