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VO | TRE ANNI DI COVID: «IL SACRIFICIO DI MIO PADRE NON E’ STATO INUTILE»

18/03/2023 VO – Nella giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, parla Manuela Turetta, la figlia del secondo paziente veneto ucciso dal virus a Vo’, dopo Adriano Trevisan || Era il 21 Febbraio, Manuela Turetta fu chiamata dall’ospedale per fare il tampone insieme alla madre. Qualche ora più tardi, l’amico del padre di Manuela Turetta, Adriano Trevisan, diventerà la prima vittima ufficiale di Covid d’Italia. Renato e Adriano erano amici di carte da gioco , il ritrovo al bar di Vò. Resisterà due settimane in ospedale con una polmonite bilaterale, morirà nel reparto di rianimazione. Da quel giorno Vo’ diventa insieme ad alcuni comuni del Lodigiano la prima zona rossa d’Italia: un’intera comunità in quarantena, i confini presidiati dalle forze dell’ordine. Intanto il via vai di ambulanze dirette a Schiavonia è continuo. Una sceltà che salverà centinaia di persone. Ne è convinta Manuela che ha voluto commentare a 3 anni di distanza i numeri di Bergamo.Un anno dopo il Covid toccò anche a lei e all sua famiglia, hanno superato il contagio grazie al vaccino. Il sacrificio del papà non è stato inutile ci dice, la speranza oggi è che il Covid possa dirsi veramente sconfitto – Intervistati MANUELA TURETTA (al telefono) (Servizio di Anna De Roberto)


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