15/03/2023 SAN MARTINO DI LUPARI – Ha sede nell’alta padovana la ditta colpita dall’interdittiva antimafia che è stata esclusa immediatamente dai lavori che aveva ottenuto in subappalto per il cantiere della nuova pediatria di Padova || Giuseppina De Luca titolare della Sidem, la ditta di San Martino di Lupari colpita dall’interdittiva antimafia del Prefetto nell’ambito dei subappalti dei lavori della Pediatria di Padova, domani presenterà insieme ai suoi legali un’informativa alla Prefettura e nei prossimi giorni anche un ricorso al Tar. La donna 38 anni lo ha confermato al telefono. In questi giorni preferisce non farsi intervistare ma ha tenuto a precisare che questa vicenda ha travolto la sua impresa come un fulmine a ciel sereno. La Sidem costruzioni di San Martino di Lupari stava eseguendo in subappalto dei lavori in cemento armato nel cantiere del nuovo polo pediatrico. Il padre della titolare è cugino di uno dei boss della cosca ‘ndranghetista del Grande Aracri di Cutro. Una parentela stretta emersa dalle verifiche fatte dalle forze dell’ordine che operano nell’ambito del tavolo della legalità che vigila sugli appalti pubblici in città e provincia e così il subappalto è stato immediatamente revocato “Siamo estranei alla vicenda, c’è un legame di parentela, mio padre non va in Calabria da due anni” ci ha detto ancora al telefono. Nel sito internet la Sidem costruzioni si presenta come “un’azienda giovane come fondazione, ma creata su basi solide” che opera in tutto il nord-est in campo edile. A novembre 2022 aveva iniziato la sua prestazione in subappalto per la Pediatria i cui cantieri sono stati affidati al consorzio di imprese guidate dalla trevigiana Setten Genesio. Il prefetto di Padova ha annunciato il provvedimento, ponendo l’attenzione su come il rischio di infiltrazioni mafiose sia sempre più concreto nel territorio padovano che in questi anni sta beneficiando di fondi pubblici per la realizzazione di grandi opere.In un paio di anni sono 4 le interdittive antimafia applicate dalla Prefettura a ditte in odore di “malavita” che operavano nella nostra provincia. – Intervistati GIUSEPPE DAL BEN (Direttore Generale Azienda Ospedaliera di Padova), RAFFAELE GRASSI (Prefetto di Padova) (Servizio di Valentina Visentin)
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