14/03/2023 BELLUNO – Iscrizioni ferme e serbatoi di sicurezza in ritardo. Rischia di saltare il Rally Bellunese in programma il 1° e 2 aprile a pochi giorni dalla presentazione ufficiale della corsa. Stavolta il cavillo è legato alle disposizioni imposte dalla Federazione che sta mettendo in ginocchio l’intero mondo del motorsport. || Parla Brik, il pluricampione di rally e di tutte le tipologie di corse automobilistiche, oggi colonna portante della Tre Cime Promotor la società che organizza il Rally bellunese e la Cronoscalata del Nevegal, e il suo è un grido di rabbia mista a dolore perchè il mondo del motor sport rischia di finire in ginocchio a causa delle disposizioni imposte da Aci Sport e Fia.Una decisione assunta per ragioni di sicurezza da Acisport dopo la tragedia occorsa all’equipaggio ticinese a bordo della Reunault Clio R3 al Barelli Ronde che ha imposto standard più elevati. Peccato che in Italia ci siano solo tre costruttori di serbatoi, tutte aziende artigiane, che non riescono a far fronte alle richieste presentate per le oltre 6 mila vetture alle quali non viene riconosciuta l’omologazione della casa costruttrice. E’ per questo motivo che le gare di rally del circuito nazionale sono sul filo del rasoio. Le ultime competizioni annullate sono state nel veronese, il Benacus e il Bardolino. La prossima a saltare, in programma l’1 e 2 di aprile, potrebbe essere il Rally Bellunese a pochi giorni dalla sua presentazione ufficiale. Senza serbatoi di sicurezza montati ovvero, in virtù della proroga fino al prossimo 30 giugno, senza l’esibizione del buono d’ordine del costruttore esclusivamente per le gare di velocità in salita e di slalom, ai piloti delle auto più piccole non sarà consentita la partecipazione alle competizione. Il che equivarrebbe al de profundis per il settore del motorsport e dell’indotto. – Intervistati ACHILLE SELVESTREL ‘BRIK’ (TRE CIME PROMOTOR ASD) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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