08/03/2023 CASTELFRANCO VENETO – Il sequestro e l’omicidio di Iole Tassitani. Primo permesso premio, già usufruito, per l’omicida reoconfesso Michele Fusaro. Per la famiglia Tassitani, l’ennesimo dolore. || «Siamo indignati». Luisa Tassitani, sorella di Iole, sequestrata e uccisa nel 2007 dal falegname bassanese Michele Fusaro, commenta con queste parole il primo permesso premio concesso e già usufruito dall’autore di quell’atroce delitto. «Me lo aspettavo, a breve un primo permesso premio – prosegue Luisa – ma non credo nella rieducazione e nei premi per chi ha commesso un omicidio volontario di questa portata». Condannato a trent’anni di reclusione, nessuna collaborazione con la giustizia, nessun nome dei complici di cui era palese l’esistenza, Fusaro ha potuto lasciare per la prima volta la cella e trascorrere qualche ora a casa, con i familiari. Un provvedimento una tantum, vista la buona condotta del detenuto, che l’avvocato Roberto Quintavalle, definisce “ridicolo”: «Non fa onore alla giustizia». Fusaro, oggi 56enne, terminerà di scontare la sua pena nel 2037. Sapere che per lui, anche se per 10 ore, è stato possibile ritornare alla vita di sempre, è l’ennesimo colpo per una famiglia provata da un dolore indicibile e che meno di due mesi fa aveva dovuto dire addio anche alla mamma di Iole, la signora Marisa. Una vicenda che scuote l’intera comunità di Castelfranco Veneto. – Intervistati ROBERTO QUINTAVALLE – AVVOCATO (Al telefono), STEFANO MARCON (Sindaco di Castelfranco Veneto) (Servizio di Lina Paronetto)
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