07/03/2023 MESTRE – “Rimango aperto anche per dare un segnale”. Dopo la seconda spaccata, parla il ristoratore di Via Sernaglia a Mestre. “Mi hanno chiesto di vendere – dice – ma io resto qui”. oggi la visita degli assessori Pesce e Costalonga. || Di spaccate ne ha subite due in pochi mesi, Jacopo Morelli, titolare di un ristorante in via Sernaglia a Mestre. Gli assessori comunali al commercio e alla sicurezza Sebastiano Costalonga ed Elisabetta Pesce lo incontrano proprio a fianco della vetrina sfondata pochi giorni fa. Via Sernaglia, Via Dante, Piazzale Bainsizza, accanto alla più celebre via Piave disegnano i confini di una delle aree più problematiche di Mestre. E Morelli se n’è accorto non solo per i furti ma anche per il calo di clienti.Tra spaccio e spaccate, la battaglia per restituire alla legalità quest’area di Mestre non è facile. Occorrerebbero leggi più incisive, sostengono al comune, ma le forze dell’ordine sono comunque sempre al lavoro.Jacopo Morelli è uno dei pochi italiani rimasti in zona. Anche a lui è arrivata la classica proposta a vendere a stranieri. Ma non molla. – Intervistati SEBASTIANO COSTALONGA (ASSESSORE AL COMMERCIO VENEZIA), JACOPO MORELLI (TITOLARE RISTORANTE), ELISABETTA PESCE (ASSESSORE ALLA SICUREZZA VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


videoid(NAX1o2iyRZI)finevideoid-categoria(a3venezia)finecategoria