01/03/2023 PADOVA – Fallito anche l’ultimo tentativo di incontro con la regione, i medici di famiglia aderenti alla Fimmg proclamano da oggi lo stato di agitazione. «Si va verso la sanità privata anche nella medicina territoriale» hanno spiegato «il rischio è che alcuni territori restino privi di assistenza». || E’ muro contro muro tra regione e i medici di famiglia aderenti alla Fimmg, il 70% dei circa tremila professionisti veneti che dopo l’ennesimo nulla di fatto hanno deciso di passare all’azione. Vogliono spiegare cosa accade a sindaci e cittadini. Non si parla di sciopero, per responsabilità nei confronti dei pazienti. Il rischio è la privatizzazione della sanità veneta. Tra i problemi la mancanza di medici di medicina generale. In Veneto, dati Fimmg, sono stati banditi a concorso 701 posti, 377 sono quelli ancora vacanti con punto del 76% nel bellunese. 8.300.000 le prestazioni offerte ai pazienti nel 2022 solo nella provincia di Padova. Ambulatori che non sono mai rimasti chiusi neppure in piena pandemia con i medici che rivendicano l’appropriatezza delle loro prescrizioni per cui ricevono un premio dalle Ulss a obiettivi raggiunti. – Intervistati MAURIZIO SCASSOLA (Segretario Fimmg Veneto e Venezia), UMBERTO ROSSA (Segretario Fimmg Belluno), DOMENICO MARIA CRISARA’ (Segretario Fimmg Padova) (Servizio di Chiara Gaiani)


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