01/03/2023 PAESE – Sequestro di persona a Vedelago. Continuano le indagini dei carabinieri per accertare se i tre giovanissimi avessero già messo in atto questo piano criminoso. Se così fosse potrebbe anche configurarsi il reato di associazione a delinquere finalizzato all’estorsione. || “Se eventuali altre persone hanno subito analoghi fatti, vengano nella massima riservatezza in Caserma presso la Compagnia dei carabinieri di Castelfranco”.Così il maggiore Enrico Zampolli, comandante della Compagnia dei carabinieri di Castelfranco. Indagini che sono continuate serrate in questi giorni per ricostruire il piano dettagliato dei tre giovanissimi, bloccati mentre tenevano in ostaggio in un casolare a Vedelago, un impiegato legato mani e piedi. Volevano il codice pin del bancomat e per questo non avevano esitato a picchiarlo a sangue. Questa potrebbe non essere la loro prima vittima. Sulla vicenda c’è il massimo riserbo da parte dei militari dell’arma. Se dovessero farsi avanti persone, cadute nella stessa trappola della banda, i tre potrebbero rischiare di vedersi contestata anche l’associazione a delinquere. Per ora i due maggiorenni 19 e 20 anni devono rispondere di sequestro di persona e rapina aggravata. Tutti e due residenti nella Castellana si trovano agli arresti domiciliari, il 15enne per il quale procede la Procura dei minori di Venezia, è accusato per ora di rapina aggravato. – Intervistati Magg. ENRICO ZAMPOLLI (Comandante Carabinieri Compagnia Castelfranco) (Servizio di Daniela Sitzia)


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